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giovedì 19 marzo 2015

I bagni pubblici di Catania: un breve viaggio nel degrado

Il decoro di una città non è solo la cura e la pulizia delle aree verdi quali possano essere spartitraffico, rotonde, invertitori di marcia o giardini pubblici, né solo la manutenzione - che dovrebbe essere ordinaria - dei luoghi pubblici come piazze, larghi, cortili. Questi luoghi certamente vanno attenzionati, ma esistono anche altri punti che possono qualificare il grado di civiltà di una città. Come i bagni pubblici, ad esempio.
Anni fa esistevano ed erano funzionanti (e tutto sommato anche puliti) a Catania diversi bagni per il pubblico utilizzo disseminati per la città. Dal Giardino Bellini al Giardino Pacini, passando per diverse piazze cittadine. Possiamo presumere essi abbiano iniziato ad essere chiusi per ragioni economiche ("non c'è il personale", in questi casi, è la formula più diffusa), ma non si può fare a meno di notare come questi fantasmi di un tempo passato siano diventati non-luoghi dove il caos, l'anarchia e il degrado regnano sovrani.
In questo articolo denunciamo lo stato di fatto di due bagni piuttosto noti: piazza Cavour e piazza Santa Maria di Gesù.

Un lucchetto che da anni impedisce l'accesso ai bagni di piazza Cavour.
L'elegante disegno della grata protettiva all'accesso dei bagni, vittima di ruggine e di annunci pubblicitari strappati via.
La scala d'ingresso ai bagni, periodicamente invasa dalle foglie secche

I bagni del Borgo appaiono vittima del tempo, con l'intonaco fortemente provato dall'umidità e le ringhiere mangiate dalla ruggine. La presenza di una fitta rete impedisce il formarsi di spazzatura lungo la scaletta di accesso, ma non impedisce alle foglie di accumularvisi. Tuttavia appare evidente un tentativo di costante pulizia, sebbene non è chiaro il motivo del perché si provveda a pulire le scale, ma nel contempo l'accesso sia interdetto.

L'accesso ai bagni femminili in prossimità dell'Ospedale Garibaldi.
Le scale invase dalla spazzatura e il vetro della porta rotto.
Degrado totale.
Le condizioni dei bagni di piazza Santa Maria di Gesù riescono ad essere anche peggiori. Qui l'assenza di manutenzione e pulizia è palese e l'abbandono appare decisamente di vecchia data. La spazzatura giunge quasi fino al marciapiedi, i vetri della porta sono stati infranti da chissà quanto tempo e, cosa ben più grave, il bagno è diventato un ricettacolo di animali da fognatura (blatte e topi) e nessun provvedimento è stato preso, pur essendo l'accesso dei bagni addossato al muro dell'Ospedale Garibaldi. Poco distante un chiosco bibite, il quale certamente subisce una certa influenza negativa da parte della piccola discarica abusiva a pochissimi metri di distanza.
Il decoro di Catania passa anche per questi luoghi, abbandonati e certamente di pessimo impatto per la città, considerando inoltre la loro vicinanza a località di interesse turistico (le chiese di Sant'Agata al Borgo - presente su tripadvisor - e di Santa Maria del Gesù, nonché le fontane di Cerere e della piazza, il Museo di Zoologia in via Androne, etc.).

mercoledì 11 marzo 2015

Piazza Sciascia nel degrado

I catanesi chiamano questo luogo "Piazza Europa lato mare". In realtà questo spazio, che in passato riportava la denominazione di piazzale delle due Americhe, è intitolato da anni a Leonardo Sciascia, il celebre scrittore di Racalmuto, anche se la targa indicante tale denominazione è scomparsa da quando sono stati realizzati i lavori per la realizzazione del parcheggio multipiano interrato "Europa". Ma se il problema della targa mancante è di facile risoluzione (certo, ammesso che si voglia ovviare), ciò che disturba moltissimo è vedere questo spazio pubblico, inaugurato poco più di un anno fa, nel degrado più assoluto.

Prato scomparso, pavimentazione danneggiata, rivestimenti saltati, vetri imbrattati o addirittura rotti, sistema di illuminazione totalmente vandalizzato.
Sembra quasi uno scenario successivo a eventi di guerriglia urbana.




C'era una volta un bel prato verde













Certamente la mano dei vandali è ben visibile.

Circa il prato, non si dica che a Catania non sia possibile mantenerlo perché le vicinissime piazza Galatea e la stessa piazza Europa (l'area compresa nella grande rotatoria al termine di Corso Italia) dimostrano esattamente il contrario. Semmai può essere utile, così come fu fatto per piazza Galatea e piazza Europa, impedire che venga calpestato per parecchi giorni, fin quando non sia ben attecchito. Cosa che non avvenne in questo caso.

La manutenzione della piazza spetta alla gestione del parcheggio Europa. Ci si augura che il Comune solleciti un intervento importante in tal senso: la manutenzione costante è il miglior deterrente contro vandali e graffitari. Insieme con un eventuale sistema di sorveglianza e contando anche sulla collaborazione dei cittadini ma, si sa, la madre degli imbecilli è sempre incinta. Tuttavia la città non può accettare situazioni come questa.

lunedì 2 marzo 2015

Piazzale Oceania, finalmente la riqualificazione. Intitolazione a Candido Cannavò

Piazzale Oceania, finalmente, verrà restituito alla città come uno spazio pubblico decente o, addirittura, bello. Ci eravamo già occupati di quest'area vittima del degrado (vedi qui): adesso, finalmente, è in corso un'azione decisa da parte dell'amministrazione comunale che, si spera, permetterà finalmente di voltare pagina mettendo a disposizione dei catanesi e dei turisti uno spazio dall'elevata potenzialità finora inespressa.





Per prima cosa, sono stati installati cinque nuovi pali dell'illuminazione: il precedente impianto, ad altezza d'uomo, era fuori uso da anni (vandalizzato) e pertanto, dopo ogni tramonto, il grande piazzale che si estende da piazza Galatea sin quasi a piazza Europa, sul lato est di viale Africa, piombava nel buio, con le facili conseguenze che si possono immaginare.

Quindi è stato totalmente rifatto l'impianto di irrigazione e, nelle aiuole centrali (dove non è possibile la piantumazione di alberi a causa di locali tecnici sottostanti), sono messi a dimora prati (come nella vicina piazza Galatea) ed essenze floreali.






Ripuliti i graffiti precedenti, sia sulle strutture che nella pavimentazione, sono state collocate nuove panchine e numerosi cestini portarifiuti. Una vasta area, inoltre, sarà recintata e destinata allo sgambamento per cani.



Infine, i locali tecnici che affiorano in superficie, saranno adornati con murales tutti a tema sportivo, realizzati dagli artisti dell'Accademia di Belle Arti: la piazza, infatti, verrà intitolata a Candido Cannavò, celebre giornalista sportivo catanese.


I lavori si concluderanno domani, martedì 3 marzo 2015.
In definitiva, un intervento straordinario, conseguenza degli interventi di manutenzione ordinaria che erano mancati negli ultimi anni. Nulla di eccezionale nella tipologia d'intervento, ma qualcosa che a Catania fa notizia.
Speriamo che amministrazione e cittadini catanesi siano in grado di mantenere costantemente pulita e bella questa piazza che si affaccia sul porticciolo turistico Rossi del Caìto.
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